L’azienda agricola Sargenti Martino si trova nel cuore delle colline marchigiane nella provincia di Ancona, nel Comune di Serra San Quirico, al confine con il territorio maceratese. L’azienda vanta una tradizione familiare cinquantennale nell’agricoltura ed in particolare nell’allevamento di bovini, suini e ovini.
L’ Azienda Agricola Sargenti è nata negli ultimi anni del ‘900 dall’idea di un agricoltore, Sargenti Luigi, con l’intenzione fin da subito di produrre carni biologiche, allevandole con passione e attenzione e foraggiando gli animali con cereali ed erbe coltivati dall’azienda stessa.
L’azienda è stata tramandata nel 1994 dal padre Luigi al figlio Martino, che nel rispetto di quello che aveva costruito il padre, ha continuato a condurla in modo convenzionale ma sempre con un occhio alla genuinità.
Con il passare del tempo l’azienda si è espansa gradualmente realizzando dei miglioramenti per il benessere degli animali, come la costruzione di nuove stalle, che hanno anche permesso di aumentare del numero dei capi.
Fin dalla nascita l’azienda ha prodotto carni provenienti da bovini di razza Marchigiana, ma anche suini di varie razze, comperati da lattonzoli e ingrassati all’interno dell’azienda, e ovini di razza Bergamasca, la più diffusa in Italia per la produzione di carne di pecora.
Inoltre l’azienda coltiva direttamente foraggi, orzo, grano tenero, cece ed erba medica per l’alimentazione del bestiame.
Nella coltivazione si fa molta attenzione alla scelta di sementi selezionate, e non si utilizzano affatto concimi chimici, rendendo quindi i prodotti rigorosamente biologici.
100% prodotti da Agricoltura biologica

Negli ultimi 10 anni Martino e la moglie Nadia hanno proseguito e portato l’azienda ad acquisire la certificazione di produzione biologica da parte dell’Unione Europea , finalizzata a produrre cibo di qualità per gli animali da allevamento, garantendo quindi un ciclo di produzione sostenibile per l’azienda.
L’agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che considera l’intero ecosistema agricolo sfruttando la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati quali:
- l’utilizzo di fertilizzanti organici
- la pratica delle rotazioni colturali
- l’utilizzo di lavorazioni attente al mantenimento della struttura del suolo
Tale sistema promuove la biodiversità dell’ambiente in cui opera ed esclude l’utilizzo di prodotti come fitofarmaci o concimi chimici e organismi geneticamente modificati.
La filosofia dietro a questo diverso modo di coltivare le piante e allevare gli animali rispetto all’agricoltura convenzionale che invece impiega un notevole quantitativo di energia proveniente da processi industriali (industria chimica, estrattiva, meccanica, ecc.) non è unicamente legata all’intenzione di offrire prodotti senza residui di fitofarmaci o concimi chimici di sintesi, ma anche alla fondata volontà di non determinare nell’ambiente impatti negativi a livello di inquinamento di acque, terreni e aria.